BRICOPORTALE
November 30, 2021
Per unire due parti metalliche in modo robusto e stabile, ma con la possibilità di smontarle, si devono utilizzare uno o più elementi filettati (viti, bulloni, dadi ecc). Per realizzare una filettatura si utilizzano semplici attrezzature e il lavoro è facile, ma va svolto con una certa accuratezza e precisione. La filettatura, come si sa, è una particolare sagomatura di un componente metallico, che serve per creare una solida e stabile unione tra due elementi.
Esistono, sostanzialmente, due tipi di filettatura: il sistema metrico che misura passi e diametri in millimetri e quello Whitworth che usa invece le frazioni di pollice. In genere viene usata quasi esclusivamente la prima in cui i dadi e le viti vengono indicati con una M seguita da un numero che definisce il diametro nominale: una vite M6 ha quindi un diametro nominale di 6 millimetri. Nel sistema Whitworth invece, la filettatura viene definita dal valore del diametro esterno misurato in pollici e frazioni di pollice, fatto seguire dalla sigla W. Si possono eseguire filettature “maschio” su tondini o “femmina” (cioè filettature interne di fori) su diversi componenti metallici, utilizzando due diversi attrezzi: per i tondini o tubi si usano le filiere, per i fori filettati si usano i maschi a filettare.
Per realizzare un foro filettato si pratica sul pezzo di metallo il foro di diametro opportuno per mezzo di una punta per metallo. Per filettare il foro si usano, in successione, tre utensili diversi (detti “maschi”): lo sbozzatore, l’intermedio e il finitore, che hanno profili diversamente sporgenti e punte diverse. Nelle confezioni di maschi per filettatura i tre tipi sono marcati con lo stesso numero ma con uno, due o tre anelli (o altri simboli).
Per primo si usa lo sbozzatore che si fa ruotare nel foro col giramaschi (una leva che si inserisce sul corpo dell’utensile). Di seguito si inseriscono e si ruotano gli altri due in modo da “mordere” progressivamente il metallo ed ottenere la filettatura finale. Durante l’operazione i maschi vanno tenuti rigorosamente verticali e ogni due giri di avanzamento bisogna arretrare di mezzo giro per rompere il truciolo. Si procede lentamente lubrificando generosamente con WD-40 Specialist Olio da Taglio che facilita la filettatura, riduce il coefficiente di attrito e l’accumulo di calore su tutti i metalli. Lavora anche sotto estrema pressione ed è ideale per macchinari da taglio e perforazione. A filettatura completata si può ”lavare” e rifinire la sede filettata con una spruzzata di WD-40 Multifunzione.
Per filettare dei tondini si impiegano apposite “filiere” azionate da un particolare girafiliere. Al contrario dei maschi per filettare i fori, si utilizza una sola filiera invece di tre diverse. Prima di procedere alla filettatura del tondino bisogna provvedere a creare uno smusso all’estremità, con una lima, per facilitare l’inserimento della filiera. Deciso il diametro nominale, si pratica sul pezzo di ferro un foro di diametro opportuno. Per trovare questo si esegue una semplice operazione: si moltiplica per 8 il diametro nominale e si divide per 10, quindi si arrotonda per eccesso, ad esempio: diametro nominale 12 mm per 8 = 96 arrotondato a 100 diviso 10=10. Il foro da eseguire è da 10 mm di diametro. Si imbocca la filiera sul tondino e la si dota del “girafiliere” che si blocca su di essa. Poi si inizia a ruotare l’utensile procedendo lentamente. Ogni due giri, si effettua una rotazione all’indietro (come descritto precedentemente) e si lubrifica sempre con WD-40 Specialist Olio da Taglio. A fine lavoro si eliminano eventuali trucioletti metallici con spazzola d’ottone e si rifinisce con WD-40 multifunzione.
Invece di filettare un tondino, può essere necessario rigenerare un filetto danneggiato. Questa operazione si esegue con una particolare lima detta “ ravvivafiletti” che si appoggia alla filettatura e si aziona come una normale lima.
Per realizzare una filettatura identica ad una esistente bisogna sapere che “passo” (distanza tra due “creste” di una filettatura) ha un bullone o una vite. Per rilevare il passo si usa un particolare strumento di misura chiamato “contafiletti” che è costituito da un insieme di lamelle dentate. Per effettuare la misura si accostano lamelle (una per volta) al filetto fin quando si trova quella che si adatta alla perfezione. Quindi si legge il numero impresso sulla lamella: quello è il passo cercato. Per misurare il filetto in fori filettati si opera in due modi diversi: se il foro è grande si inserisce il contafiletti, se è piccolo si cerca un bulloncino che vi si avviti esattamente poi si misura quest’ultimo. In entrambi i casi è bene pulire preventivamente le filettature da misurare con WD-40 Multifunzione.
Dichiarazione di non responsabilità
Gli utilizzi mostrati e descritti per il prodotto WD-40 Multifunzione sono stati forniti alla società WD-40 dagli stessi utenti. Questi utilizzi non sono stati testati da WD-40 Company e non costituiscono una raccomandazione di suggerimento per l’uso da parte di WD-40 Company. Il buon senso dovrebbe essere esercitato ogni volta che si utilizzano i prodotti di WD-40 Company. Seguire sempre le istruzioni e prestare attenzione a qualsiasi avvertenza stampata sulla confezione.
October 7, 2025
Fai da Te
Scopri di piùBRICOPORTALE
May 6, 2020
BRICOPORTALE
October 29, 2020
BRICOPORTALE
May 19, 2020
© 2025 WD-40 Company.
Tutti i diritti riservati