BRICOPORTALE
February 26, 2021
Prima di capire come sostituire il filtro aria auto occorre dire che l’aria che viene aspirata dal motore dell’auto serve per formare la miscela col combustibile nel giusto rapporto volumetrico. Dato che risulta essenziale che non entrino impurità di sorta nella camera di combustione del motore è sempre presente un filtro dell’aria aspirata posizionato appena prima del collettore di aspirazione (e davanti al debimetro nelle auto diesel e turbodiesel). Nella stragrande maggioranza di auto sono utilizzati filtri di carta speciale con struttura a fisarmonica del materiale filtrante che aumenta considerevolmente la superficie filtrante.
Un filtro di alta qualità si riconosce dal suo colore. Se è di colore giallastro (e non bianco) significa che ha ricevuto una impregnazione con resina sintetica che non permette alla carta del filtro di assorbire acqua o sostanze chimiche diverse. Sono anche disponibili filtri in cotone imbevuti di olio che permettono un’aspirazione maggiorata rispetto allo standard.
Si utilizzano, solitamente in auto di particolare potenza.
Naturalmente la filtrazione comporta un progressivo deposito di materiali estranei sul filtro che, col passare del tempo, riduce la quantità d’aria che passa con sofferenza e conseguente malfunzionamento del motore. I produttori di filtri suggeriscono di sostituire filtro aria auto una volta all’anno. Le case costruttrici indicano anche intervalli nettamente maggiori. Una valutazione media consiglia di sostituire il filtro ogni 30.000 km o 2 anni.
Filtro aria nuovo
Cacciavite
Spazzola o aria compressa
Straccio
Individuata la scatola che contiene il filtro (solitamente in posizione sopraelevata, anche se a volte nascosta dal riparo-copertura del motore, ma sempre abbastanza facilmente raggiungibile), conviene dare una pulita al suo esterno, con spazzola o aria compressa, per evitare che lo sporco del motore si trasferisca al suo interno durante le operazioni di sostituzione del filtro.
La scatola del filtro può essere dotata di due tipi di chiusura: con viti o con gancetti a molla. Nel primo caso le viti devono essere allentate e tolte (usare eventualmente WD-40 Multifunzione per facilitare lo svitamento), nel secondo caso si sganciano i gancetti. Si solleva il coperchio cui è collegato il tubo di ingresso dell’aria e si mette in luce il filtro. Questo si solleva delicatamente e si asporta. A volte la guarnizione del filtro risulta incollata lungo il bordo rendendo difficoltosa l’estrazione: con un cacciavite si agisce lungo il bordo fino a completo distacco.
L’interno della scatola del filtro deve essere pulito accuratamente da eventuali residui. L’operazione si può effettuare con un aspiratore o utilizzando una pistola per aria compressa. Se si utilizza l’aria compressa conviene occludere con uno straccio l’apertura della scatola che va verso il motore perché in esso non vengano immessi detriti. Nelle auto diesel o turbodiesel, l’occlusione è necessaria anche perché appena dopo il filtro è presente il “debimetro” ossia il misuratore dell’aria in ingresso, collegato alla centralina elettronica. Trattandosi di un componente sensibilissimo e delicato, non deve essere raggiunto dal violento soffio dell’aria compressa.
A questo punto si può posizionare nella scatola il filtro nuovo, che si colloca senza provocare alcuna deformazione o schiacciamento della “fisarmonica” della carta che lo compone. Solitamente i filtri presentano l’indicazione del verso di installazione costituita da una freccia che indica la direzione del flusso d’aria. Lungo il perimetro il filtro presenta una guarnizione che deve essere alloggiata attentamente sul bordo della scatola. Il suo corretto posizionamento è essenziale affinché nella scatola non entri altra aria se non quella che passa attraverso il filtro. Su filtri molto grandi possono essere presenti, lungo la guarnizione delle perline di colla che aiutano a mantenere il filtro ben disteso in posizione.
A inserimento ultimato si ricolloca il coperchio della scatola e si provvede a fissarlo ricollocando le viti o per mezzo degli appositi gancetti. Un spruzzo di WD-40 Multifunzione su questi, dopo la chiusura, aiuta a mantenerli puliti e funzionali per il prossimo intervento. Il filtro vecchio può essere smaltito nella spazzatura indifferenziata.
Come si è accennato, nelle auto diesel è presente il sensore di massa d’aria entrante: il debimetro. Poiché, come si è detto, si tratta di un elemento estremamente sensibile e delicato, non conviene procedere ad una pulizia dello stesso se non si è in possesso di adeguata attrezzatura. Ciononostante anch’esso dopo un congruo numero di km percorsi può necessitare di una certa pulizia. Questa si esegue smontando e asportando il manicotto in cui è inserito questo sensore e scollegando lo spinotto di connessione alla scheda della centralina. Posto il contenitore in verticale si possono dare alcuni spruzzi (da una certa distanza e con bassa potenza) di liquidi solventi appositi, e poi lasciando asciugare il tutto perfettamente prima del montaggio. Ma la soluzione migliore, in questo caso, consiste nel far eseguire tale operazione da un’officina attrezzata.
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