BRICOPORTALE
August 14, 2021
Prima di parlare della cuffia del giunto omocinetico occorre dire che il giunto serve a connettere i semiassi delle ruote alle ruote stesse per trasferire a queste la forza motrice quando si sterza, adattandosi anche alle oscillazioni verticali delle sospensioni. Si tratta di un sistema meccanico raffinato e complesso: tutto il meccanismo è racchiuso in una campana d’acciaio al cui interno una serie di biglie (anch’esse d’acciaio) consentono di disassare il semiasse dall’asse della ruota.
Lo spazio vuoto interno del giunto viene riempito totalmente da un grasso specifico al bisolfuro di molibdeno che presenta eccezionali qualità lubrificanti e della durata molto prolungata nel tempo senza apprezzabile modificazione delle sue proprietà lubrificanti.
Il giunto, calettato sul semiasse da una parte e sul disco dei freni che riceve la ruota, è protetto, dalla parte del semiasse da una cuffia di materiale elastico, molto resistente, fermata alle due estremità da fascette metalliche. Tale cuffia del giunto omocinetico impedisce che acqua, fango e altri materiali estranei possano penetrare nel giunto, rovinandolo e impedisce inoltre al grasso interno di fuoriuscire.
Avviene però, dopo un certo tempo più o meno lungo (anche in relazione ai chilometri percorsi) che tale cuffia si deteriori e fratturi. Se ciò avviene il grasso fuoriesce e i materiali inquinanti entrano, col risultato di rovinare il giunto. A questo punto si rende necessario un intervento di riparazione.
Ci si rende conto di un possibile danno alla cuffia (e al giunto) quando compaiono rumori metallici durante le fasi di sterzata o vibrazioni anomale del volante durante la marcia o, ancora, un certo beccheggio dell’auto anche in marcia su fondo piatto e liscio.
A questo punto è necessario ispezionare visivamente lo stato delle cuffie di protezione: si possono rilevare crepe o rotture sulla cuffia, allentamento o perdita delle fascette di tenuta. Spesso la cuffia, il semiasse e l’esterno del giunto omocinetico appaiono unti a causa del grasso che fuoriesce dalle rotture dalla cuffia. A questo punto bisogna intervenire.
Sostanzialmente vi sono tre sistemi per eseguire questa operazione: dal meno professionale e più rapido al più completo e sicuro: vediamoli di seguito.
È un sistema molto pratico che permette di sostituire la cuffia del giunto omocinetico senza effettuare alcun intervento meccanico. Si tratta di un metodo consigliabile su auto magari vecchie per le quali non valga la pena effettuare una spesa consistente e che, comunque, non percorrano molti chilometri.
Si utilizza una particolare tipo di cuffia che non è chiusa ma tagliata lungo il suo sviluppo longitudinale e che quindi può essere inserite sul semiasse per semplice avvolgimento. La chiusura si effettua facendo combaciare i due lembi (che presentano un incastro) bloccandoli con una colla speciale.
Si pulisce perfettamente il semiasse e la vecchia cuffia con WD-40 Specialist Sgrassante Efficacia Immediata che rimuove rapidamente grasso, olio, sporco senza lasciare alcun residuo.
Quindi si asportano con le tenaglie le due fascette della vecchia cuffia e si taglia questa longitudinalmente in modo da poterla togliere. Poi si effettua un’ulteriore pulizia. Si colloca la nuova cuffia e si applica la colla lungo l’incastro longitudinale e si accoppiano le due parti. Dopo pochi minuti la colla ha fatto presa e la cuffia può essere spostata verso il giunto.
Prima di fermarla con le fascette si reintegra il grasso andato perduto, con altro grasso specifico (a volte contenuto nella confezione della nuova cuffia). Infine, posizionata correttamente la cuffia sulla campana del giunto, si applicano le due fascette che la bloccano al giunto omocinetico e al semiasse.
Questo sistema è certamente più professionale ed evoluto e consente di montare la cuffia senza togliere il giunto omocinetico. Tale intervento va eseguito sollevando l’auto e ponendola su cavalletti di stazionamento assolutamente stabili e sicuri.
Dopo aver smontato la ruota bisogna togliere anche il gruppo dei freni per cui va prima smontata la relativa pinza. Poi vanno scollegati dai supporti il tubo dell’impianto frenante, il cavo del sensore ABS ed eventuale sensore del consumo pastiglie.
Si tratta di operazioni abbastanza delicate che esigono una certa capacità e dotazione di attrezzi. Non tutti gli elementi di collegamento e bloccaggio sono facili da allentare per cui conviene aiutarsi con WD-40 Specialist Super Sbloccante azione rapida che penetra rapidamente e libera i pezzi con notevole efficacia.
La sua formula è adatta anche nei casi difficili di grippaggio e ossidazione. Quando il giunto omocinetico è esposto e ben pulito si asporta la vecchia cuffia dopo aver eliminato le fascette a averla tagliata per il lungo. La nuova cuffia non potrebbe essere inserita nel semiasse per la presenza del giunto omocinetico.
Si utilizza allora un apposito attrezzo espansore ad aria compressa e una cuffia di materiale morbido. Si inserisce la nuova cuffia nei bracci dell’espansore: questi, azionati dall’aria compressa, sono in grado di allargare la nuova cuffia in modo da poterla inserire sul semiasse passando intorno al giunto omocinetico.
Ad inserimento avvenuto si scarica l’aria, gli artigli dell’attrezzo rientrano e la cuffia nuova si trova montata sul semiasse. Segue quindi il reintegro del grasso, il fissaggio della cuffia con le fascette e il rimontaggio del gruppo freni e della ruota.
Si tratta del sistema classico, adottato da molte officine che non utilizzano l’espansore e valido anche per esaminare il vecchio giunto ed eventualmente sostituirlo se risulta malfunzionante.
Si agisce come indicato nel metodo 2 per mettere allo scoperto il giunto. Questo deve essere estratto dal mozzo. L’estrazione si può eseguire in modi diversi, ma è consigliabile utilizzare un estrattore specifico per giunti omocinetici: si tratta di un morsetto a vite opportunamente sagomato, che si blocca sul semiasse e che permette, tramite un lungo asse filettato, di esercitare la necessaria forza di estrazione.
Quando il giunto è stato asportato (così come la vecchia cuffia) si pulisce a fondo il semiasse e si infila su di esso la nuova cuffia. Poi procedendo al contrario si ricolloca il giunto, si ripristina il grasso e si fissa in posizione la nuova cuffia con relative fascette di tenuta. Infine si rimonta il supporto freni-ruota e si ricolloca quest’ultima tramite l’avvitamento dei bulloni di bloccaggio.
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