BRICOPORTALE
May 21, 2020
Anche se un cancello in ferro è adeguatamente protetto da uno strato di pittura, l’umidità trova prima o poi la via d’ingresso, solitamente attraverso le screpolature della pittura provocate dalla dilatazione/contrazione del metallo a causa dei cicli di caldo-freddo, ma anche nelle parti soggette a contatto, appoggio o sfregamento. Si forma così la ruggine: un insieme di ossidi di ferro che lentamente, ma inarrestabilmente (se non si interviene in modo opportuno) erode il metallo fino a ridurne in modo consistente la sua resistenza meccanica. Il fenomeno della ruggine si evidenza, a volte, anche sui cancelli zincati a caldo all’origine quando sono presenti le cosiddette “trappole di corrosione” costituite dalla sovrapposizione di due superfici come avviene quando si aggiungono borchie e altri elementi decorativi. In questi casi la superficie di accoppiamento non è protetta né dalla zincatura (che non penetra in questi spazi), né dalla pittura, se le fessure dell’accoppiamento non sono saldate in modo continuo in modo da sigillare la superficie sottostante. Sui cancelli in ferro l’intervento base è quello di asportare in modo totale la ruggine presente. Il passo successivo è quello di proteggere il cancello con un opportuna applicazione di antiruggine e pittura finale (vedere: Come proteggere il cancello). In questo tutorial vedremo come togliere la ruggine dal cancello.
Spazzola Metallica
Carta vetrata
Straccio
Trapano munito di spazzola rotativa
Spazzola a scovolo
Sverniciatore
Pennello
Spatola
Raschietto
Torcia a gas
Per decidere consapevolmente quale sia il livello di intervento necessario sul cancello in ferro è fondamentale esaminare lo stato di avanzamento della ruggine. Sostanzialmente si possono riconoscere tre livelli di deterioramento:
In funzione dell’esame bisogna prevedere interventi che sono diversi anche in modo sostanziale.
E’ la situazione decisamente più favorevole. Si tratta di intervenire unicamente sulle zone danneggiate dalla ruggine lasciando intatta la superficie rimanente. L’intervento si può eseguire utilizzando la spazzola metallica passata con una certa energia sulle parti con ruggine. Dopo la spazzola conviene rifinire l’asportazione della ruggine con carta vetrata di grana media (N° 240-280) per ripulire per bene la parte. Quando tutto il cancello è stato trattato va spazzolato dal polverino. Una buona conclusione di questa fase è l’applicazione di uno spruzzetto di WD-40 Multifunzione sulle parti lavorate seguito da un passaggio con lo straccio.
L’intervento con la spazzola metallica sul cancello in ferro non è sufficiente e risulterebbe comunque lungo e faticoso. E’ necessario utilizzare il trapano dotato di spazzola rotativa. A seconda della conformazione della zona in cui si deve operare si sceglierà la spazzola di forma e di dimensioni più adeguate: a disco, a tazza, a scovolo. L’azione del trapano è molto efficace: conviene utilizzare una velocità di azionamento media per non rischiare impuntature e rimbalzi del trapano potenzialmente pericolosi. Oltre alla ruggine va asportata la pittura per qualche centimetro verso la zona non arrugginita. Nei particolari, e nei punti più stretti utilizzare una spazzola a scovolo di piccolo diametro. Al lavoro del trapano segue, comunque. L’intervento con tela smeriglio, pulizia e un passaggio con WD-40 Multifunzione.
E’ la situazione indubbiamente più grave. Bisogna prevedere un intervento radicale sia di asportazione della ruggine, sia della pittura. Dopo una primo generale passaggio con la spazzola rotativa per togliere “la più grossa” ed asportare le scaglie metalliche che si distaccano, conviene valutare se proseguire con l’asportazione meccanica della ruggine e della pittura ancora presente o se eliminare preliminarmente tutta la pittura ancora presente. In genere questa strada, seppur più lunga, è preferibile in quanto permette, di poter procedere alla fase finale di protezione e ripitturazione lavorando su una superficie totalmente pulita ed esente da ruggine e pitture vecchie.
Si spennella tutta la superficie con un buon sverniciatore semiliquido per metalli (usare sempre guanti, occhiali e mascherina perché si tratta di un prodotto caustico). Si attendono alcuni minuti per far agire lo sverniciatore in modo che distacchi la pittura e poi si lavora di spatola, raschietto, spazzola e tela smeriglio per eliminare tutta la copertura. Quindi si procede con trapano e spazzola rotativa. Si conclude il lavoro con un passaggio di straccio con WD-40 Multifunzione.
Con la pistola termica (circa 600 °C) o con la fiamma di una torcia a gas passate a breve distanza dalla parte da sverniciare, si riscaldano piccole zone di metallo del cancello in ferro e, mentre la pittura di distacca e si arriccia si agisce con spatola e spazzola metallica. Questo lavoro non è esente da qualche rischio quindi bisogna fare attenzione e tenere alla larga bimbi e animali. Quando tutta la superficie metallica è stata liberata da ruggine e pittura si ripulisce il tutto come indicato sopra. Ora il cancello è pronto per l’ultima fase dell’intervento che potete trovare qui: la protezione del cancello).
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