BRICOPORTALE
October 20, 2020
Pulire le tegole può sembrare un intervento di manutenzione non importante, ma in realtà le tegole che costituiscono la copertura del tetto di casa (ma anche di box e altre strutture secondarie) sono soggette a una intensa azione di degrado da parte degli agenti atmosferici e dello smog. La presenza di alberi nelle immediate vicinanze del tetto causa frequentemente lo sviluppo di muschi e alghe, ma anche il deposito di materiali vegetali che si trasformano in substrato ideale per lo sviluppo di piante erbacee infestanti.
L’insieme di queste situazioni, oltre che a imbruttire una copertura possono portare ad un degrado notevole del tetto, che si realizza con la fessurazione delle tegole e il loro spostamento con conseguente ingresso d’acqua. Inoltre la presenza di materiali vegetali estranei tende, a poco a poco, a intasare le grondaie e di conseguenza pluviali e scarichi. Questi problemi ci motivano ampiamente a eseguire una manutenzione della copertura in tegole, quando alcuni di queste situazioni si evidenziassero. L’intervento va comunque differenziato in funzione della tipologia della copertura che può essere in tegole di terracotta o in cemento, di lastre di pietra, o in fogli di guaina catramate con faccia a vista decorata (le cosiddette “tegole canadesi”) o in materiali sintetici. Vediamo singolarmente quali interventi eseguire.
Scala estensibile
Imbragatura
Idropulitrice
Spazzola d’ottone
Spazzola a setole morbide
Il tetto può essere non semplice da raggiungere e comunque risulta una zona potenzialmente pericolosa su cui agire per cui:
Prima di iniziare a pulire le tegole accertarsi che le grondaie siano sgombre da eventuali detriti e, nel caso, asportarli. Si tratta di un’operazione fondamentale in quando il lavaggio del tetto esige un efficiente deflusso dell’acqua altrimenti si provocano gocciolamenti sulle zone sottostanti. Il lavaggio si effettua con un normale getto d’acqua partendo dalla zona sommitale del tetto e lavorando a scendere. Questa azione, il cui compito è quello di eliminare gli elementi estranei più grossolani non ancorati sul tetto si può eseguire su tutti i tipi di coperture. Dopo il lavaggio il tetto va lasciato asciugare.
Ora è necessario intervenire per pulire le tegole in modo più approfondito. Tale operazione va differenziata a seconda del tipo di copertura del tetto. Il sistema più efficace consiste nell’utilizzo di una idropulitrice il cui getto, regolato su una potenza media è in grado di eliminare efficacemente depositi, muschi e altri elementi estranei. Si può anche miscelare all’acqua un normale detersivo (tipo per piatti). Bisogna fare attenzione durante questo lavoro ad agire esclusivamente dall’alto verso il basso e non in senso trasversale in quanto il getto può insinuarsi sotto le tegole ed entrare nel sottotetto.
Inoltre la potenza del getto può anche spostare delle tegole. A lavaggio ultimato si ripassa, se è necessario, sulle tegole in cui muschio e altri residui siano rimasti ancorati, agendo con una spazzola con setole di plastica abbastanza rigide. Conclude il lavoro una seconda pulizia delle grondaie. In commercio sono reperibili particolari prodotti che permettono una pulizia più accurata. Alcuni di questi vanno trattati con cautela e proteggendo il corpo e gli occhi. Altri prodotti specifici applicati a pennello o a spruzzo, impediscono o ritardano la riformazione di muschio e alghe. Per le tegole in pietra (lavagna, luserna ecc) vale la medesima azione descritta sopra. Su alcune pietre possono esser presenti licheni molto ancorati e si impone la spazzolatura che può essere anche eseguita (non sulla lavagna) con spazzole d’ottone.
Per pulire le tegole “canadesi” composte da un foglio di guaina bituminosa e rifinite superiormente con scaglie di vario colore non occorre utilizzare l’idropultrice il cui getto potrebbe danneggiare la copertura a vista, ma solo lavate con getto a mano e spazzolate delicatamente con una spazzola a setole non troppo rigide. Fare attenzione a non danneggiare con i piedi la copertura che è abbastanza cedevole: utilizzare pannelli o tavole su cui spostarsi.
Vanno anch’esse lavate con l’idropulitrice ma non spazzolate (oppure solo con spazzole morbide) per non rigare o segnare la superficie. Su queste coperture bisogna far attenzione a dove si poggiano i piedi per evitare possibili sfondamenti.
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